Isolare è un progetto artistico composto da me e Silvia Scarpa dedicato alla sperimentazione dei linguaggi, delle tecniche, dei mezzi e della comunicazione. I presupposti espressivi sono stati quelli di sondare le inquietudini, far emergere i limiti, stimolare incertezze e il mezzo artistico è stato una via tramite la quale interpretare ciò che abbiamo posto come base della nostra linea di ricerca. L’azione scenica e l’uso di tecnologie elettroniche sono stati finora gli strumenti utilizzati nei nostri lavori. Isolare ha da sempre lavorato sulla ricerca dell’interazione fra differenti piani. L’espressione dei concetti e dell’idea di linguaggio sui quali la ricerca si basa hanno trovato soluzione pratica nell’azione scenica e nelle tecnologie elettroniche.
Le opere di Isolare:
- Proposta n. 5, Medea, 2017
- Riproposta n. 1, 2016
- Riproposta n. 3, 2015
- Improvvisazione, 2015
- Proposta n.3, Frequently the messages have meaning, 2014
- Proposta n.1, performance per corpo e voce elaborata, 2013
Proposta n. 5, Medea, 2017
Performance tratta da uno studio su Medea di Euripide. La proposta è un lavoro sul personaggio e sulla dissacrazione del testo di Euripide. Il potere di Medea donna lo cogliamo tutto nella sua femminilità. A prescindere dal senso del testo, la parola diventa un’azione di dolcezza e fragilità volta a stregare un Creonte re e, allo stesso tempo, un’azione di inquietudine e di violenza nel completare i caratteri del personaggio. Tutta la performance racconta di un dialogo tra una Medea fatta di corpo e sangue e un Creonte immateriale e sonoro. Il senso non resta soltanto nelle parole, ma permea l’intera scena visiva e sonora. Testo: Euripide Regia: Pino Carbone Attore: Silvia Scarpa Suono: Francesco Bianco Tratto da Nichel-ApertoChiuso di Progetto Nichel |
Riproposta n. 1, 2016
Adattamento audio di Proposta n. 1. Attraverso l'elaborazione del testo e dei suoni, della struttura e dei concetti della performance l'opera viene ripensata e 'riproposta' in una nuova visione.
Adattamento audio di Proposta n. 1. Attraverso l'elaborazione del testo e dei suoni, della struttura e dei concetti della performance l'opera viene ripensata e 'riproposta' in una nuova visione.
Riproposta n. 3, 2015
È la continuazione di un discorso iniziato in un'altra opera: una reinterpretazione degli stessi concetti e un utilizzo nuovo dei materiali di Proposta n.3, una ridiscussione di ciò è stato fatto, del come e del perché.
È la continuazione di un discorso iniziato in un'altra opera: una reinterpretazione degli stessi concetti e un utilizzo nuovo dei materiali di Proposta n.3, una ridiscussione di ciò è stato fatto, del come e del perché.
Improvvisazione, 2015
È una performance sonora con azione, realizzata per indagare i processi di comunicazione tramite le modalità dell’improvvisazione. Una prima parte, esclusivamente sonora, racconta il caos comunicativo in cui siamo costantemente immersi e riproduce un ambiente entropico sottoponendo il pubblico ad una fortissima mole di informazioni nella quale i messaggi sono frammentati, nascosti. L’attrice arriva in chiusura. Ciò che essa dice viene gradualmente sommerso dal suono nonostante, con la stessa gradualità, la sua voce raggiunga l’urlo. |
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Proposta n.3, Frequently the messages have meaning, 2014
Proposta n.3 è un’istallazione sonora con azione basata sull’interazione fra attore, pubblico e istallazione. Il suono è stimolato dai movimenti del pubblico e controllato dalla voce del performer che interferisce con la macchina. I suoni sono voci che enunciano pezzi un discorso. Esiste la possibilità che il discorso possa essere ricomposto. Ciò che ne uscirebbe sarebbe la nostra interpretazione di Frequently the messages have meaning. Gli elementi sui quali è basata l’opera sono il risultante dell’indagine sui concetti di entropia, ridondanza, informazione e di come questi agiscono sulla realtà. |
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Proposta n.1, performance per corpo e voce elaborata, 2013
Una voce nasce e si trasforma. Il significato esplicito delle frasi diventa altro: senso implicito, sensazione. La forma delle parole diventa contenuto sonoro, puro suono, il quale arriva a svolgere un ruolo attivo sulla scena: è un personaggio fatto di suoni e parole, le stesse parole pronunciate sulla scena e traslate nel tempo e nello spazio, trasformate, fino a diventare una proiezione che crea l'altro. In questa performance, la realtà immaginata, prodotta nella nostra mente, resa materiale tramite le nostre parole, viene palesata grazie alla creazione di una realtà fatta di senso e suono. |
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